Vine&Wine Rossi Nativi

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Un weekend dedicato ai rossi autoctoni del Friuli Venezia Giulia, organizzato da ERSA in collaborazione con il Consorzio delle DOC-FVG e il Progetto Vino di Collisioni diretto dal Senior Editor di Vinous Ian D’Agata. a Cividale del Friuli, capitale longobarda di straordinaria bellezza architettonica e patrimonio UNESCO. Qui, nella location di Castello Canussio, costruzione di grande fascino ed eleganza, esperti e professionisti di vino da tutto il mondo avranno l’occasione di degustare i vini rossi autoctoni della Regione. A guidarli alla scoperta dei tesori dell’enologia friulana, insieme agli stessi produttori, sarà Ian D’Agata, Direttore Creativo del Progetto Vino di Collisioni Festival, attento da sempre alla salvaguardia e alla promozione dei vitigni autoctoni e autore del saggio divenuto ormai un classico a livello internazionale Natives Grapes of Italy. Ian D’Agata inviterà produttori ed esperti a confrontarsi sui vitigni Refosco dal peduncolo rosso, Pignolo, Schioppettino e Schioppettino di Prepotto, Refosco di Faedis, ma anche Terrano e Tazzelenghe. Ogni sessione vedrà infatti protagonista uno specifico vitigno, con una introduzione al legame con il territorio, per poi concentrarsi sulle tecniche di produzione e sulla degustazione di ogni etichetta. I produttori avranno la possibilità di far conoscere ad una platea di sommelier, importatori, giornalisti e critici di vino internazionali l’ “altra faccia” dei vini friulani, tanto amati all’estero, ma anche di accompagnare gli esperti alla scoperta dei territori della tradizione e della cultura del Friuli Venezia Giulia con tour della regione e  cene a tema, organizzate grazie alla collaborazione di Promo Turismo FVG, dell’associazione Schioppettino di Prepotto e Refosco di Faedis. “Sono fiero di dare il mio contributo a questa bellissima manifestazione insieme allo staff di Collisioni” commenta Ian D’Agata “Questo genere di iniziative sono quelle davvero importanti per chi, come me, ha a cuore il futuro del nostro vino nel mondo. Scelgo con molta attenzione gli ospiti che intendo invitare ogni anno. Non solo giornalisti ovviamente, ma anche capi sommelier di catene di ristoranti stellati e alberghi, importatori, collezionisti, opinion leader capaci di influenzare il mercato di un singolo paese. Invitarli in Italia, associare un vino a un paesaggio, ad a un’emozione gastronomica o all’incontro con i produttori, è di vitale importanza per infondere in questi esperti la passione che a loro volta trasmetteranno al consumatore. Soltanto così potranno suggerire un vino italiano, e non un vino francese o spagnolo. Se questo lavoro verrà fatto in modo continuativo, creando una consuetudine tra gli esperti più quotati a livello internazionale e un territorio, faremo davvero la differenza.”
Ad accompagnare le due giornate didattiche, non mancheranno naturalmente i bianchi della Regione, protagonisti durante pranzi, ad indicare come il Friuli Venezia Giulia sia un unico grande sistema enogastronomico, da apprezzare proprio nella sua complessità e completezza.
Un evento di altissimo profilo, che si pone in continuità con la collaborazione instaurata già da anni tra Collisioni Festival e l’Agenzia Regionale per lo sviluppo rurale ERSA, che vede i vini friulani ospiti a Barolo durante il festival di Luglio. Afferma infatti l’Assessore Regionale alle Risorse agricole e Forestali del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli: “Parlando con Ian D’Agata, grande estimatore e conoscitore dei nostri vini, e con Filippo Tarrico, con cui collaboriamo da anni per Collisioni a Barolo, abbiamo condiviso un pensiero prima che un progetto: la valorizzazione della biodiversità dei nostri vitigni autoctoni e, più in generale, di

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